Credito d’imposta per investimenti in Ricerca e Sviluppo
A cura di Alessio Silvestri e Armando Venenziano
A) COS’È IL CREDITO D’IMPOSTA R&S?
Il credito d’imposta in ricerca e sviluppo è uno strumento di finanza agevolata diretto ad incentivare gli investimenti in innovazione delle imprese italiane. Quest’agevolazione, istituita col decreto legge 145 del 2013, e concepita all’interno del piano nazionale impresa 4.0 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160).
Rientrano nella classificazione di Ricerca & Sviluppo le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (definite alle lettere m, q e j del punto 15 del paragrafo 1.3 della comunicazione della Commissione 2014/C 198/01 del 27 giugno 2014).
B) ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
Al fine di incentivare l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese operanti nelle regioni del Sud Italia, il D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto “Rilancio”) ha esteso la misura del credito d’imposta al 45% per le Piccole Imprese, al 35% per le Medie Imprese e al 25% per le Grandi Imprese.
B) SPESE AMMISSIBILI
Gli investimenti agevolabili, riguardano le attività di ricerca e sviluppo, anche in ambiti diversi da quello scientifico e tecnologico, che accedono al limite minimo di spesa di euro 30.000 nel periodo di imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione.
Ai fini della determinazione del credito d’imposta si sommano le spese relative a:
- Personale altamente qualificato impiegato nell’attività di R&S, in possesso di titolo di dottore di ricerca, che sia dipendete dell’impresa ovvero in rapporto di collaborazione con l’impresa.
- Competenze tecniche, ovvero personale non altamente qualificato impiegato in attività di ricerca e sviluppo.
- Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati; nonché spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi(nel limite massimo complessivo pari al 30 per cento delle spese di personale)
- Ricerca extra muros: spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, con altre imprese e con professionisti in totale autonomia di mezzi e di organizzazione.
- Spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti (limite massimo complessivo pari al 20 per cento delle spese di personale ammissibili).
Non si considerano attività di R&S,le modifiche ordinarie e periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentano miglioramenti.
- C) COME USUFRUIRE DEL CREDITO D’IMPOSTA
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione (ex art. 17 D.lgs. 241/1997) in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione ossia in cui i costi sono stati sostenuti.
- D) OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
Lo Studio Silvestri si rende disponibile ad affiancarvi nello sviluppo del vostro progetto innovativo potendo contare su professionisti esperti nel settore della Ricerca e sviluppo e della proprietà industriale.
Il credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo rappresenta una indubbia possibilità non solo per le imprese che già svolgono attività di R&S, ma anche per aziende intenzionate ad avviare investimenti innovativi, potendo così contare su un abbattimento parziale dei costi connessi al carico fiscale complessivo.