“La prima generazione crea, la seconda conserva, la terza distrugge” è un mito possibile da sfatare lavorando con dedizione, cooperazione e professionalità.
Il passaggio generazionale, ovvero il trasferimento di competenze, conoscenze, relazioni e tradizioni all’interno dell’azienda, rappresenta un processo cruciale e inevitabile da cui spesso dipende la sopravvivenza dell’impresa stessa.
Passaggio Generazionale – Studio Commerciale Silvestri
Secondo i recenti dati statistici di Confindustria, il tessuto imprenditoriale italiano è formato per l’83% da piccole e medie imprese e il 60% di esse è guidato da imprenditori sopra i sessant’anni di età.
L’imprenditore-fondatore assume dunque il ruolo di figura cardine e le sue conoscenze tacite unite all’istinto e al “fiuto” sviluppato negli anni rappresentano la fortuna e al contempo il maggior limite per le pmi.
L’accentramento di mansioni e responsabilità non facilita l’individuazione di ruoli definiti, rendendo altresi complicato delegare il personale a svolgere compiti generalmente assunti dall’imprenditore.
Il problema della delega risulta ancora più evidente quando si collega alla successione, o meglio al processo d’inserimento degli eredi in azienda. L’obiettivo principale della successione è la continuità dell’impresa oltre la vita del fondatore; è pertanto necessario attuare un processo di pianificazione che aiuti l’imprenditore e i suoi familiari a razionalizzare anticipatamente il futuro che gli stessi auspicano per l’impresa e la famiglia.
In altre parole, pianificare il trasferimento ereditario fa si che le competenze, le attitudini e gli interessi di ogni successore possano emergere in tempi utili, permettendo cosi al fondatore dell’azienda di carpire le aree su cui intervenire per garantire una naturale continuità societaria.
Passaggio Generazionale – Studio Commerciale Silvestri
Anticipare, laddove possibile, la successione ereditaria dell’azienda vuol dire aumentare considerevolmente le probabilità che la stessa continui a operare in modo proficuo.
Non pianificare significa altresi subire l’inevitabile momento della successione generazionale, andando incontro a conflitti d’interesse tra familiari, tensioni, inefficienze organizzative interne e una mancata ottimizzazione delle risorse finanziarie che rischiano di compromettere la continuità dell’impresa. Secondo recenti dati europei infatti, solo il 32% delle imprese familiari supera la prima generazione e solo il 15% anche la seconda.
La pianificazione del passaggio generazionale, pertanto, consente di sostituire ad uno scenario incerto una serie di decisioni e di azioni di concreta realizzazione, affrontando la successione dell’impresa con lo stesso modello di pianificazione strategica che viene utilizzato per gestire le altre vicissitudini aziendali.
A scopo d’esempio, riportiamo di seguito alcune linee guida utilizzate dai nostri Partner al fine di tutelare l’integrità dell’impresa, salvaguardare il patrimonio aziendale ed evitare conflitti tra gli eredi.
Aree di intervento:
• Analisi preventiva dell’operazione e studio di fattibilità;
• Definizione degli obiettivi del passaggio generazionale in accordo con i titolari dell’impresa;
• Redazione di un documento preliminare di sintesi;
• Comprensione delle specifiche routine aziendali;
• Colloqui di gruppo e individuali con i familiari ed eredi (identificazione di ruoli, soft skills, esperienze maturate, aspettative personali);
• Redazione di patti/statuti familiari (Regole e progettazione del futuro);
• Ottimizzazione fiscale e finanziaria degli asset aziendali;
• Definizione e implementazione di una Governance operativa (Organizzazione e meccanismi di funzionamento societari).